Incentivi fiscali per il 2021: il Piano Nazionale di Transizione 4.0
Anche per il 2021 sono stati rinnovati – ed incrementati – gli incentivi per l’acquisto di beni strumentali (materiali ed immateriali) già previsti negli anni precedenti.
Infatti, la Legge di Bilancio del 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n.178) prevede un piano di detrazione fiscale , denominato Piano Nazionale di Transizione 4.0, relativo all’acquisto di beni materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
A tal proposito, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato: “Stiamo parlando di un investimento di circa 24 miliardi di Euro. […] Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si raggiungono due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote; dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale. Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su R&S, innovazione, design, ideazione estetica e green economy. Si tratta del cuore del nuovo piano industriale del Paese”.
Durata del Piano Transizione 4.0
Rispetto alle misure in vigore nel 2020, le attuali misure avranno una maggiore durata:
- La decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020;
- I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni;
- È possibile beneficiare del credito, per acquisto di beni strumentali, anche su contratti definiti entro il 31/12/2022, con il versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi entro giugno 2023).
- È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;
- Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.
A chi è rivolto
Possono beneficiare del Piano Nazionale di Transizione 4.0 tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, indipendentemente dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dalla loro natura giuridica, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito. Sono comprese anche comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti dalla natura giuridica.
Escluse, invece, le aziende in stato di fallimento, concordato preventivo, liquidazione (volontaria o coatta amministrativa),o di altra procedura concorsuale.
A quanto ammonta il credito?
Il Piano Nazionale di Transizione 4.0 è applicabile a diverse tipologie di beni (materiali o immateriali).
Per i beni strumentali materiali o immateriali:
- Incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021;
- Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;
- Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.
Per i beni materiali 4.0:
(previsti dall’Allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232)
- Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022;
- Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022;
- Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.
Per i beni immateriali 4.0:
(allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232)
- Incremento dal 15% al 20%;
- Massimale da 700 mila Euro a 1 milione di Euro
Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green
- R&S: incremento dal 12% al 20% e massimale da 3 milioni a 4 milioni di Euro;
- Innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;
- Innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;
- Design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
Cosa si può acquistare?
Le misure sopra descritte confermano (e rafforzano) l’intenzione di voler favorire la competitività produttiva del Paese agevolando l’acquisto di macchinari, software e formazione professionale di alta qualità, consentendo alle aziende di investire su sé stesse e di godere di interessanti detrazioni fiscali.
Si prosegue, dunque, nella direzione tracciata dalle misure vigenti negli anni precedenti, dal Super Ammortamento al Credito d’Imposta 2020.
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